È in corso un’escalation di combattimenti negli stati Shan e Kachin dell’ex Birmania, al confine con la Cina, dove da decenni si fronteggiano l’esercito regolare birmano e il Kia, il Kachin Independence Army, l’esercito indipendentista della popolazione Kachin, una minoranza cristiana, soprattutto protestante, con un’ulteriore minoranza cattolica all’interno.

La notizia di questa escalation arriva da Yanghee Lee, inviata speciale delle Nazioni Unite per la situazione dei diritti umani nel Paese. Secondo il suo rapporto molti civili sono stati uccisi e migliaia di persone hanno dovuto lasciare le proprie case a causa dei bombardamenti compiuti dalle forze governative.

Nel 2014 Gabriele ha visitato questo territorio, fatto di trincee e campi minati in una piccola striscia di terreno nel mezzo della foresta, fatto di spazi ristretti e grandi contraddizioni.

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La guerra era stata messa in pausa nel 1994, ma, dopo 17 anni di armistizio, nel 2011 è ricominciata, anche se a bassa intensità. Certo, bassa intensità non significa basso livello di danno: in questi anno sono almeno 300.000 i profughi e gli sfollati interni nei campi sia nella zona controllata dal governo centrale sia in quella controllata dai Kachin.

A farne le spese sono soprattutto i civili, in genere contadini, che subiscono violenze e torture, i cui villaggi vengono bruciati e rasi al suolo, da qui l’ondata di profughi che si concentrano in campi che ormai sono quasi delle cittadine semi permanenti. Difficile comprendere a cosa sia dovuta l’attuale escalation, ma si parla di bombardamenti e di uso di artiglieria pesante da parte dell’esercito.

Al di là del fatto che quella in corso sia una vera escalation oppure no, resta l’assurdità di una guerra di posizione che sembra provenire da un secolo fa, anche se è molto simile a un altro conflitto invisibile di oggi, quello del Nagorno-Karabakh, combattuta in trincea tra Armenia e Azerbaijan.

Dall’esperienza di Gabriele tra le trincee Kachin è tratto l’ebook Fucili contro Burma. Giungla, oppio e religione: la guerra dei Kachin, realizzato insieme al fotografo Nicola Longobardi ed edito da Informant.