Nella notte tra il 3 e il 4 giugno 1989 i carri armati dell’Esercito di Liberazione Popolare cinese intervennero in Piazza Tienanmen, mettendo fine alle proteste degli studenti.
29 anni dopo, l’anniversario fa sempre meno rumore, e a parte le celebrazioni a Hong Kong e il richiamo del governo statunitense sono pochi i segni di memoria di quel momento di attivismo civile. Nel 2019, con un anniversario a cifra tonda, le cose potrebbero essere differenti.
Anche la Mongolia ha avuto una sua Tienanmen, ma a differenza di quella cinese qui il risultato è stato l’inizio di una transizione politica. Ma quali sfide deve affrontare oggi un Paese enorme e praticamente disabitato? Innanzitutto la fine della civiltà nomade, che ne rappresenta l’anima, e poi le estreme disuguaglianze. Un primo sguardo alla Mongolia prima di tornarci per davvero.