I mesi che ci stiamo lasciando alle spalle hanno radicalmente cambiato e reso indefinite certezze che davamo per scontate. Per contro sono apparse come evidenti e non più rimandabili altre questioni che da tempo rappresentavano punti di domanda aperti.
Una di queste riguarda il ruolo sempre più decisivo che dovrà avere la divulgazione scientifica nello spiegare fenomeni complessi al grande pubblico, utilizzando linguaggi nuovi. Esistono in questi anni esempi virtuosi che hanno saputo utilizzare in modo interessante e innovativo le piattaforme social, da Youtube a Instagram, passando per Twitch.
Il progetto di cui vi parliamo qui sotto e che si appresta a scaldare i motori, si chiama Monnalisa Bytes, ed è oggetto di un crowdfunding che terminerà ad inizio giugno. E’ stato presentato nell’ambito della seconda call dell’Università del crowdfunding della Bicocca ad inizio anno e si propone di essere un magazine digitale che faccia da ponte tra il pubblico generalista e la ricerca scientifica e per tradurre attraverso nuovi linguaggi il complesso e rigoroso lavoro degli scienziati. Il nome del progetto è esso stesso un ponte tra due mondi, da attraversare e scoprire attraverso le arti visive.
Ne abbiamo parlato con Emma Gatti, fondatrice del progetto, in questa intervista realizzata alcuni giorni fa