Quasi quattro decenni dopo l’Anello forte (pubblicato da Einaudi nel 1985), la Fondazione Nuto Revelli di Cuneo attraverso il progetto Wecho, si propone di raccogliere le voci delle donne che oggi abitano la montagna, per capirne la realtà, la specificità, i bisogni, le aspirazioni e i cambiamenti desiderati per sé e per le proprie comunità.
Un ragionamento che unisce le considerazioni sul ruolo femminile nel quadro della riflessione sulle aree marginali e le terre alte. Fino al 30 gennaio sul sito del progetto è possibile inviare la propria testimonianza.
Tutti i materiali verranno catalogati e resi disponibili sull’archivio digitale della Fondazione Nuto Revelli, in una sezione dedicata alle resistenze femminili e alla storia contemporanea. Il progetto è sostenuto dalla European Cultural Foundation ed è in collaborazione con il Coordinamento Donne di Montagna e YWCA-UCDG Italia.
L’intervista a Beatrice Verri, direttrice della Fondazione Nuto Revelli di Cuneo e Serena Anastasi, responsabile del progetto