La crisi climatica è un evento epocale che dobbiamo preparaci a gestire con consapevolezza e attenzione. Come riuscire a ragionare in modo efficace di un tema così complesso senza generare ansia e sfiducia verso il futuro?
“La posta in gioco è alta – spiega Marirosa Iannelli di Italian Climate Network– perché se vogliamo cambiare le cose (…) dobbiamo prima di tutto rendere le persone a tutti i livelli istruite e consapevoli. La cosa che fa più paura è ciò che non si conosce“.
La questione dell’educazione sui cambiamenti climatici e dell’alfabetizzazione climatica è al centro anche del documento dei giovani della Youth4Climate redatto a Milano prima della COP26, lo scorso autunno.
Una formazione che può e deve coinvolgere il mondo degli adulti e dei più giovani con la consapevolezza che le prospettive sono differenti. In special modo per gli e le adolescenti, già provati dalla crisi pandemica e dal profondo cambiamento di questi anni, occorre ragionare su che tipo di futuro li aspetterà, cercando di lottare contro la cosiddetta ecoansia. La chiave, secondo Marirosa Iannelli, è trasmettere fiducia, concentrandosi sul fatto che le cose possano cambiare e che il futuro non è necessariamente disastroso e catastrofico.
Italian Climate Network organizza un webinar gratuito con appuntamenti mensili dedicato ai docenti con elementi teorici e pratici per entrare in classe con proposte ed attività concrete. Oltre a questo ci sono anche proposte per interventi direttamente a scuola con le classi.