Il Piemonte risulta una regione particolarmente a rischio tra le sedi idonee ad ospitare il Deposito nazionale dei rifiuti radioattivi italiani per un totale di almeno 150 ettari. Un consumo di suolo che minerebbero la vocazione e l’economia agroalimentare del territorio.

Coldiretti chiede quindi che la regione venga esclusa dalle possibili scelte di Sogin, la società dello Stato italiano responsabile dello smantellamento degli impianti nucleari italiani e della gestione e messa in sicurezza dei rifiuti radioattivi, che ha trasmesso al Ministero della Transizione Ecologica la proposta di Carta Nazionale delle Aree Idonee (CNAI) ad ospitare il Deposito Nazionale per i rifiuti radioattivi e Parco Tecnologico, dopo i 60 giorni dalla chiusura della consultazione pubblica.

Ne parla Roberto Moncalvo Presidente di Coldiretti Piemonte.

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