È passato oltre un mese da quando Shanghai è stata messa in confinamento e milioni di persone stanno vivendo questa situazione sulla propria pelle. Per molti, soprattutto stranieri, questo confinamento duro e prolungato segna un punto di non ritorno rispetto alla propria permanenza in Cina.
Ma quanto somiglia questa esperienza a quella vissuta in Italia nella primavera del 2020? Ce lo racconta il manager della moda Roberto Alfieri, che dal suo appartamento shanghaiese, tra incombenze familiari, tamponi, pannolini, gruppi d’acquisto di beni di prima necessità e forme di baratto condominiale, ha trovato il tempo di raccontarci aneddoti, impressioni e stati d’animo.