Lo Sri Lanka, famoso soprattutto per il settore tessile e per il buonissimo tè, è ufficialmente in default. È la prima volta che succede dall’indipendenza del 1948.
Il punto è che la situazione globale e una politica dinastica incapace di trasformarsi hanno precipitato il Paese in una crisi finanziaria e politica da cui non si capisce come uscire. Nelle ultime settimane le grandi proteste tra la popolazione hanno portato alle dimissioni del primo ministro Mahinda Rajapaksa, membro di una storica famiglia dell’élite dell’isola.
Insieme a Emanuele Giordana, direttore del sito atlanteguerre.it e voce molto apprezzata quando si guarda all’Asia centro-sud-orientale, cerchiamo di capire qualcosa di più.