Mentre in Egitto era in corso la COP27, l’annuale conferenza sul clima, nell’isola indonesiana di Bali andava in scena il G20, la riunione dei capi di Stato o di Governo di 19 tra i Paesi più industrializzati del mondo, più l’Unione europea.
In questa sede si sono incontrati per la prima volta da anni il presidente statunitense Joe Biden e il leader cinese Xi Jinping, per un momento che ha attirato le attenzioni e le attese di tutto il mondo.
L’incontro non rappresenta di sicuro l’inizio di un’amicizia, nè di una collaborazione ad ampio raggio. Anzi, entrambi i leader hanno sottolineato che quella tra Cina e Stati Uniti è una competizione.
Eppure, qualcosa di interessante c’è. Al netto delle ovvie dichiarazioni secondo cui la competizione non deve sfociare in conflitto, con riferimento a Taiwan, all’Ucraina, ma anche all’economia, Cina e Stati Uniti hanno annunciato che i tempi sono maturi per riaprire un dialogo sulle politiche di contrasto, o mitigazione, del cambiamento climatico, ovvero una delle questioni più grandi del tempo in cui viviamo.
Per provare a capire cosa significhi questa riapertura del dialogo, oggi incontriamo Sabrina Moles, redattrice di China Files, dove scrive di temi ambientali con la rubrica “Sustainalytics”.