Nella puntata di oggi incontriamo Gianluigi Negro, ricercatore all’Università di Siena e autore del libro “Le voci di Pechino”, in cui si ricostruisce la storia di come i media abbiano contribuito a costruire l’identità della Cina di oggi, da Mao a Xi Jinping.
Parleremo di propaganda, di nazionalismo, ma anche di come una notizia viene “cucinata” prima di arrivare sulle tavole cinesi e globali.
Sì, globali, perché la Cina di oggi, e almeno degli ultimi quindici anni, non parla più soltanto a sé stessa, costruendo la propria narrazione a uso e consumo dei propri cittadini, ma racconta se stessa al mondo attraverso la TV, il cinema, i giornali e i social media.
Eppure, quando diciamo “la Cina”, forse ci sfugge la complessità che possiamo ritrovare guardando più da vicino a ciò che i media propongono, raccontano, costruiscono e rappresentano, con sullo sfondo sempre lui: l’imperatore-partito e la sua attuale incarnazione, Xi Jinping.