Condividi su:

Torna l’allarme per la siccità in Nord Italia – Intervista ad Alessandro Bratti per l’Adbpo

Dopo la grave siccità che ha colpito lo scorso anno il Nord Italia (assieme a buona parte dell’Europa), anche quest’anno si sta riaffacciando uno scenario simile, con il Po a livelli particolarmente bassi, isole che diventano raggiungibili a piedi e canali a secco a Venezia.

Per approfondire il caso abbiamo raggiunto Alessandro Bratti, Segretario Generale dell’Autorità distrettuale del Fiume Po.

La situazione è, effettivamente, preoccupante. In questo periodo è previsto che il livello del Po sia basso (si parla di “magra”), ma la grave scarsità di precipitazioni nel corso dell’inverno getta numerose ombre sull’approvigionamento idrico dei prossimi mesi. La pioggia è stata molto scarsa e così anche la neve, che quindi non potrà sciogliersi in estate e in primavera per fornire acqua alla pianura. Il quadro è reso ancora peggiore dal fatto che le riserve idriche non si sono ancora riprese dalla siccità dello scorso anno.

In questi mesi sono stati avviati alcuni progetti a lungo termine per andare incontro alle future crisi idriche, ma si tratta di iniziative che necessitano di anni di lavoro e non saranno pronte per l’estate. Questo non le renderà inutili, anzi: Bratti ci ricorda che, con il cambiamento climatico, le siccità saranno purtroppo sempre più frequenti e ci sarà bisogno di politiche a lungo termine.

Nell’immediato, però, non ha certo aiutato il cambio di parlamento e governo lo scorso settembre, un evento che ha rallentato la pianificazione in merito. Secondo Bratti, sarebbe poi necessario operare alcune revisioni organizzative: oggi è operativo un osservatorio coordinato dall’Adbpo che riunisce gli enti che si occupano del consumo di acqua (dall’agricoltura, all’idropotabile, all’elettrico, alle Regioni), per monitorare la situazione ed eventualmente mettere in piedi interventi operativi; ma il protocollo di adesione è volontario, perciò l’Adbpo chiede che venga resto più strutturato, in modo da condividere al meglio le conoscenze e agire di conseguenza con l’urgenza necessaria.

Tornando alla crisi in corso, secondo Bratti ora possiamo soltanto sperare in nuove piogge. Le prossime settimane, dice, saranno cruciali.

Altri episodi

Dopo la pandemia gli adolescenti sono sempre più soli

L'intervista con il ricercatore CNR Antonio Tintori... from Dopo la pandemia gli adolescenti sono sempre più soli

Il rapporto annuale di Mediterranean Hope e gli approdi a Lampedusa

L'intervista a Marta Bernardini... from Il rapporto annuale di Mediterranean Hope e gli approdi a Lampedusa

Una mostra per ricordare Andy Rocchelli

L'intervista a Rino Rocchelli, Elisa Signori e Alessandro Rocca... from Una mostra per ricordare Andy Rocchelli

Perché non abbiamo ancora eliminato le mutilazioni genitali femminili

L'intervista a Isabella Orfano di Actionaid... from Perché non abbiamo ancora eliminato le mutilazioni genitali femminili

Il rapporto che racconta la compravendita di esseri umani in Nordafrica

L'intervista a Piero Gorza di On Borders... from Il rapporto che racconta la compravendita di esseri umani in Nordafrica

Crisi nella Repubblica Democratica del Congo: come ci siamo arrivati?

Intervista a Brando Ricci di Nigrizia... from Crisi nella Repubblica Democratica del Congo: come ci siamo arrivati?

Un mese con il Black History Month a Torino

L'intervista a Murat Cinar... from Un mese con il Black History Month a Torino

Il lavoro dei rider tra zone d’ombra e abusi

L'intervista a Laura Carrer di Irpi... from Il lavoro dei rider tra zone d’ombra e abusi

Il referendum sulla cittadinanza si farà: ecco di cosa parla

Intervista a Daniela Ionita di Italiani Senza Cittadinanza... from Il referendum sulla cittadinanza si farà: ecco di cosa parla

Chi scappa a causa del clima?

Intervista a Maria Marano di A Sud... from Chi scappa a causa del clima?