Giovani che se possono se ne vanno, rifugiati che arrivano nell’ordine delle centinaia di migliaia, una popolazione che vive di rimesse della diaspora; a governare il tutto un sistema settario a compartimenti stagni, che di fatto non governa un bel niente, ma redistribuisce favori e prebende.
Una puntata che si spinge fino ai limiti occidentali dell’Asia (di frontiera, appunto), dove i due conduttori si sono trovati spalla a spalla per qualche tempo a indagare le tante anomalie e complessità del Libano. Con noi ci sarà Aya Rafeh, attivista e artista di strada che rappresenta bene la generazione della Thawra – la protesta del 2019 che chiedeva giustizia, diritti e servizi – nonché le diverse anime culturali del Libano.