Quale saranno le conseguenze sul futuro dell’opera?
La Corte dei Conti europea ha sostanzialmente bocciato la linea Tav Torino-Lione: l’organismo europeo critica fortemente l’aumento dei costi (+85%) e sostiene che l’ultima analisi costi-benefici elaborata nel 2018 dal Ministero dell’Interno italiano non sia mai stata convalidata dalla Francia e nemmeno esaminata dalla Commissione.
Secondo la Corte dei Conti il valore netto dell’investimento, ad oggi, sarebbe in perdita di circa 6/7 miliardi di euro. Esprime dubbi anche sull’effettivo beneficio che si avrebbe con la sua messa in funzione, considerando gli attuali livelli di traffico e quelli previsti per i prossimi 30 anni, considerando anche uno slittamento delle tempistiche di realizzazione attestate su una media di 15 anni.
Noi abbiamo fatto il punto e ne abbiamo parlato con Alberto Poggio della commissione tecnica Torino-Lione, anche alla luce dei fatti recenti dell’ultima settimana: il movimento no Tav è tornato a farsi sentire in val Clarea dopo che il Governo ha riattivato i lavori al cantiere del tunnel geognostico esplorativo che al momento è stato scavato solo per pochi chilometri e la questura e la prefettura hanno nuovamente mandato le forze dell’ordine a presidiare il cantiere.