Il Gruppo Immigrazione Salute del Piemonte ha inviato una lettera aperta al Ministero della Salute, agli Assessorati regionali e provinciali della Salute e del Welfare, agli ordini dei medici, degli psicologi, delle ostetriche, degli infermieri e delle altre professioni sanitarie, in merito all’aumento delle tariffe richieste per l’iscrizione volontaria al Servizio Sanitario che vanno a penalizzare soprattutto le fasce di popolazione più fragili. Le indicazioni tariffarie comprese nella Legge di Bilancio 2023, non sono state oggetto di revisione, come speravao i pazienti e i sanitari, gli operatori, i volontari del terzo settore che si occupano di persone vulnerabili. La prospettiva è vedere sempre più persone già malate, non essere in grado di iscriversi al Servizio Sanitario Regionale.
Sentiamo Mirela Aurora Rau, mediatrice culturale presso l’associazione Camminare Insieme e membro del direttivo di Gris Piemonte
Il Servizio Sanitario Regionale è diventato troppo caro per le fasce deboli
Per gli stranieri non comunitari l'iscrizione volontaria al SSR è diventato cinque volte più caro. Con la legge di bilancio del 2019 non viene permesso il pieno rispetto dell'articolo 32 della Costituzione