Mentre il ministro Piantedosi annuncia l’intenzione di aprire 5 nuovi Cpr, centri di permanenza per il rimpatrio, in Italia, a Torino si attende per fine marzo la riapertura del centro di corso Brunelleschi. Il cpr era stato chiuso per le ristrutturazioni che hanno interessato parte della struttura. Scettici sulla riapertura l’amministrazione della Città di Torino e diverse associazioni che si sono costituite in un comitato. Nei prossimi giorni saranno messe in campo delle iniziative per manifestare l’inadeguatezza del sistema cpr e della violazione dei diritti umani che rappresentano.
Ne parla Nicola Rossiello, del comitato No Cpr Torino e Segretario Generale Regionale SILP CGIL PIemonte