L’edizione 2025 del festival PoetiConi ha dato vita a un abbraccio tra persone amanti del gesto e della parola poetica con la città di Cuneo attraverso incontri, presentazioni e talk
Dal 31 gennaio al 2 febbraio a Cuneo è andata in scena l’edizione 2025 di PoetiConi, festival che ha permesso di ritrovarsi intorno alla poesia. La manifestazione ha avuto il filo conduttore dell’abbraccio, un contatto molto stretto e accogliente confermato dalla partecipazione del pubblico ai vari eventi speciali, talk e incontri organizzati nel capoluogo della Provincia Granda.
“L’abbraccio è un gesto poetico universale di accoglienza e di inclusione. Proprio come la città di Cuneo accoglie il festival, a sua volta PoetiConi abbraccia il pubblico grazie alla poesia. Crediamo fortemente che la poesia avvicini le persone”, ha raccontato il curatore Riccardo Meynardi in diretta a Café Bleu.
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Perché un festival di poesia a Cuneo?
“Siamo assolutamente convinti che la poesia sia il linguaggio del presente e del futuro per diverse ragioni, ne elenco un paio. Innanzitutto la poesia allena il cervello perché non intrattiene ma richiede un’azione di chi legge. Un’altra ragione è che la poesia accoglie la brevità. Con una poesia, attraverso pochi versi, possiamo dire tantissimo”, ha concluso Meynardi ai microfoni di RBE.
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Com’è nata l’idea di PoetiConi e di ritrovarsi intorno alla poesia a Cuneo? Donatella Signetti della Bottega di storie e di parole, associazione culturale capofila di PoetiConi, ce ne ha parlato a Café Bleu.
“Il progetto del festival della poesia risale al 2024 grazie a una serie di incontri. Innanzitutto l’incontro con la lettura espressiva grazie a Riccardo Meynardi; poi quello con la poesia tramite Luca Isoardo di Rinascimento Poetico e Francesca Saladino di Pop Poetry. L’idea del festival nasce a seguito di questi incontri. Un giorno Riccardo Meynardi mi disse: “a Cuneo manca un festival della poesia, lo organizziamo noi?” Abbiamo deciso di raccogliere questa sfida, da qui è nato PoetiConi”.
“Riportare la poesia alle persone e le persone alla poesia: questo è ciò che vogliamo proporre. La poesia è un linguaggio antico, risale ai popoli mesopotamici e all’antico Egitto. La tradizione greca ci lascia l’eredità di una poesia condivisa collettivamente attraverso la viva voce dei poeti. I greci ascoltavano poesia durante i banchetti, avevano organizzato delle vere e proprie gare di poesie, che ricordano i poetry slam come quello curato da Francesca Saladino andato in scena venerdì 31 gennaio alle 20 alla Birrovia di Cuneo. La poesia nasce per essere ascoltata per far vibrare nell’aria la sonorità della parola. A noi interessa questo: ascoltare collettivamente poesia dalla viva voce di chi la scrive”.
Secondo chi organizza PoetiConi, uno degli aspetti fondamentali della poesia è la sua attualità. La poesia invita alla ricerca della parola esatta, quella scelta con cura. L’altro aspetto importante è la concentrazione espressiva, la capacità di dire molto con poco, per questo si adatta bene in questi tempi veloci che viviamo.
“La poesia ad alta voce, così come noi amiamo proporla richiede ascolto. Questa è la nostra proposta sfida perché viviamo tempi in cui non si coltiva più la predisposizione ad ascoltare”.
Ritrovarsi intorno alla poesia significa condividerne gli spazi con chi la scrive e la legge. Tra gli appuntamenti del festival PoetiConi 2025 ricordiamo il talk che ha fatto incontrare Ida Travi e Umberto Fiori, due importanti esponenti della poesia contemporanea italiana per la prima volta insieme in un unico evento.
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PoetiConi 2025 ha favorito anche l’incontro e l’abbraccio di poeti e poete locali. Domenica 2 febbraio 2025 all’Open Baladin di Cuneo si è tenuto Partire da qui, talk che ha coinvolto poeti e poete del territorio cuneese. L’evento è stato curato dall’associazione Rinascimento Poetico, una delle realtà che hanno fattivamente collaborato alla realizzazione del festival.