La guerra in Ucraina è l’ennesimo acceleratore di una crisi alimentare diffusa, perché molti paesi dipendono dall’importazione di grano ucraino e russo. Tra questi c’è il Sud Sudan, per il quale si apre un capitolo ancora più scuro visto che non è più possibile fornire gli aiuti alimentari garantiti finora. Le cause di questa spirale sono molte e potrebbe essere arrivata l’ora di mettere in discussione il grano stesso. È il cereale alla base di moltissime diete ma è poco resistente agli eventi meteorologici estremi; bisognerebbe allora diversificare di più, reintroducendo colture messe da parte o ideandone di nuove.

Come la crisi del grano può cambiare l’alimentazione globale
Alessio Lerda
Giacomo Rosso