Il porto di una città di frontiera, Trieste, è il luogo che diventa scambio e ideale per una ricostruzione condivisa dalla cittadinanza.
L’ideale di una riqualificazione urbana per gli spazi del porto inutilizzati è lo spunto per avviare progetti di consapevolezza rivolti alla città, invitata a fantasticare su modalità di impiego di questi spazi.
Chi propone questa riflessione è il comitato Trieste Contemporanea. Dialoghi con l’arte dell’Europa centro orientale, riconosciuto come ‘organismo culturale di interesse regionale’ dalla Regione Friuli Venezia Giulia, nato nel giugno 1995 con l’obiettivo di valorizzarne il ruolo come cerniera tra l’Occidente europeo, i paesi dell’Europa orientale e quelli del bacino del Mediterraneo e di costituire a Trieste un osservatorio permanente sulla situazione contemporanea dell’arte e della cultura dell’Europa centro orientale.
Una dei curatori è Giuliana Carbi Jesurun.