Il miglior posto è letteralmente quello che si cerca per avere una visione diversa, più ampia delle cose. Un buon posto di osservazione ci servirà ad accedere ai dettagli, a profili inediti, o profondità più recondite. Il punto di osservazione è fondamentale anche per mettere in luce quelle qualità che, senza confronto, rimarrebbero smarrite; in questo caso lo sguardo di due artisti di epoche diverse apre a una riflessione profonda sul senso del sacro. La cornice della mostra Il miglior posto. Un dialogo tra artisti nel tempo alla Villa Reale di Monza, è la Cappella Reale aperta eccezionalmente per l’evento curato da Antonio d’Amico.
Un artista del ’600 e l’altro contemporaneo sono in dialogo con le loro opere in un contesto privilegiato e invitano a far riflettere sulle immagini che abbiamo davanti.