Parliamo di religioni con Franco Barbero, della Comunità di Base Viottoli di Pinerolo, nella terza puntata di “Fede e Sfide”.

Con lui ragioniamo sulla domanda: le nostre religioni sono imprigionate alla loro versione arcaica o aperte a nuove opportunità?

La riflessione parte dal fatto che le nostre tradizioni religiose sono nate in un tempo “arcaico”, inteso come un mondo altro rispetto al nostro.

In un mondo in piena evoluzione la religione in quanto fede non può farsi fuori dalla storia concreta delle persone. Se la tradizione è un transducere, cioè un portare oltre, essa non può essere confusa con il tradizionalismo: due parole quasi consonanti, che indicano però due realtà e due atteggiamenti culturali assai diversi, anzi inconciliabili.

La consapevolezza che il messaggio e l’esperienza della nostra fede conservano pienezza di senso, anche e più che mai nel nostro tempo, può diventare una motivazione efficacissima per il rinnovamento. Se la fede è vita, essa è amica del tempo e dei tempi. Le stagioni della storia ci permettono e ci obbligano a trovare linguaggi di contemporaneità, se non vogliamo che il messaggio diventi qualcosa di estraneo, se lo diciamo con parole inudibili oggi.

La trasmissione “Fede e sfide” è curata dal Gruppo dell’amicizia islamo-cristiana di Pinerolo. Per contatti: amicizia.ic@gmail.com

Religioni imprigionate o aperte a nuove opportunità?