Dal 23 al 29 giugno il paese natale di Cesare Pavese ospita l’edizione 2025 del festival che propone concerti, incontri, presentazioni di libri, workshop, esperienze intorno al messaggio poetico dell’indimenticato autore
“Mari proibiti e coste barbariche” è il titolo scelto dalla Fondazione Cesare Pavese per l’edizione 2025 del festival in programma dal 23 al 29 giugno a Santo Stefano Belbo (Cuneo). Il messaggio, la cifra stilistica e il cuore poetico di Pavese è celebrato attraverso spettacoli, concerti, presentazioni di libri, talk, laboratori e esperienze come la maratona poetica in programma nella notte tra sabato 28 e domenica 29 giugno davanti alla casa natale dell’indimenticato autore.
Da dove nasce la citazione scelta per caratterizzare il Pavese Festival 2025? Lo abbiamo domandato in diretta a Café Bleu al direttore della Fondazione Cesare Pavese, Pierluigi Vaccaneo.
“Pavese è stato un autore poliedrico. Per lui tutto è iniziato dalla traduzione di Moby Dick realizzata all’età di 22 anni. Ci piace l’idea suggestiva del tema per ricordare come ogni giorno la nostra vita ci propone mari proibiti e coste barbariche. Vogliamo evocare nel 2025 sensazioni e sentimenti che furono guida per lo scrittore. Soprattutto vogliamo stimolare a varcare e solcare quei mari per raggiungere coste barbariche che oggi possano rappresentare nuove ripartenze”.
Nel podcast disponibile all’inizio dell’articolo, ma anche su Spreaker e su Spotify, insieme a Vaccaneo ragioniamo sul messaggio di Pavese rivolto verso la vita. “Pavese parla dell’esperienza della nostra vita grazie alla quale diventiamo persone adulte. Se cerchiamo Pavese in questo messaggio, possiamo trovare anche noi stessi, non solo risposte sulla sua opera. Per questa ricerca nel festival proponiamo artisti, artiste e intellettuali che hanno questo sguardo per tradurre in pratica il messaggio di Pavese libero dai pregiudizi”.
A questo link è possibile trovare il programma del festival. Tra gli appuntamenti ricordiamo “Vive nell’alba“, la maratona poetica organizzata dalla Fondazione Pavese con PoetiConi, festival di cui RBE è media partner. Nella notte tra sabato 28 e domenica 29 giugno davanti alla casa natale di Pavese ci sarà una libera lettura di scritti poetici. Questa è solo una delle attività esperienziali proposte dal festival. “L’idea è quella di offrire una serie di attività più inclusive possibili, per togliere alla cultura da quelli spazi esclusivi per dialogare sulle necessità delle persone”, ha concluso Vaccaneo ai microfoni di RBE.