Il vertice stato-regioni sulla riforma del gioco azzardo si è tenuto nel segno della mediazione, ma manca il coraggio per ammettere che i costi sociali superano i benefici fiscali.
«Mi sembra – afferma Simone Feder, psicologo che lavora da anni nelle strutture della comunità Casa del Giovane di Pavia dove è coordinatore dell’Area Giovani e dipendenze – che l’Italia in questo assomigli un po’ al Paese dei balocchi: per anni si è permesso tutto in gran parte del territorio, sono state veicolate parecchie varietà di offerta d’azzardo, pubblicizzate a destra e a manca su tutte le reti e sui i giornali».