Intervista a Paolo Bergamaschi

Il conflitto del Nagorno-Karabakh dal 1991 alterna fasi di latenza a momenti di recrudescenza, ma con schermaglie continue lungo i confini. Lo scontro sul campo non riguarda però solo Armenia e Azerbaigian: Turchia e Russia hanno forti interessi da tutelare nella regione, ricca di risorse petrolifere in particolare in territorio azero.

Il processo di pace dal 1994 è in mano a Francia, Stati Uniti e Russia, ma non è mai veramente decollato.

Oggi la prospettiva di un cessate il fuoco o di una soluzione diplomatica sembra molto distante. Intanto, la popolazione civile fugge dai bombardamenti sul Nagorno Karabakh e dalle città più colpite dal lato azero del confine.

Ne parla Paolo Bergamaschi,  per 24 anni consigliere politico presso la Commissione Esteri del Parlamento Europeo.

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