La rubrica dedicata ai sentimenti condotta con Sabina Baral, una posta del cuore ancora attuale trasmessa su RBE in un periodo, durante la pandemia, in cui avevamo bisogno di sentirci vicini e vicine
Il 7 febbraio 2020 su RBE fu trasmesso l’episodio zero di Acrobati Sentimentali, spunti per un discorso amoroso, la rubrica divenuta per circa tre mesi la posta del cuore di Café Bleu.
Perché Acrobati?
Siamo tutti in bilico e viviamo un grande dispendio emotivo tra famiglia, lavoro, passioni che coltiviamo.
Spunti per un discorso amoroso, invece, riprende il libro di Roland Barthes che è una sorta di “alfabeto dell’amore”.
In tempi di “analfabetismo emotivo”, Sabina Baral ed io avevamo invitato gli ascoltatori e le ascoltatrici a tornare nuovamente a parlare di sentimenti con leggerezza ma anche con una certa profondità. Senza mostrarci competenti da essere dei docenti esperti, ma soprattutto appassionati.
Ogni venerdì Sabina ed io abbiamo proposto temi e riflessioni sull’educazione sentimentale al giorno d’oggi, un ragionamento che partiva dalle testimonianze degli ascoltatori e delle ascoltatrici. Dopo l’anteprima della puntata zero, in questo primo episodio di Acrobati Sentimentali abbiamo riscoperto San Valentino, ricorrenza che cade proprio nel giorno della messa in onda avvenuta il 14 febbraio 2020.
Acrobati Sentimentali – EP. 1 – Celebrare l’amore a San Valentino?
Manuela, un’ascoltatrice di Collegno (TO), aveva condiviso con me e Sabina una sua riflessione sull’approccio, sul primo contatto tra due persone. Come è cambiato, negli anni, il primo contatto e come ci approcciamo all’altro e all’altra? Il secondo episodio di Acrobati Sentimentali riflette su questi concetti. In questo secondo episodio, tra le altre cose, avevamo proposto due spunti provenienti dal mondo del cinema e dalla poesia: scopri quali ascoltando il podcast qui sotto.
Acrobati Sentimentali – EP. 2 – Il primo approccio di una coppia
Il terzo episodio della posta del cuore di Café Bleu partiva da un messaggio che un’ascoltatrice, Annalisa, donna di 35 anni, ci aveva scritto via Messenger.
“Mi domando come sia cambiato il “sentire”, come si sia trasformato dentro di me il sentimento. Questo non vuole essere un giudizio verso gli altri, riguarda anche me. Vorrei aprirmi e provare l’emozione, le cosiddette farfalle nello stomaco ma più passa il tempo e meno vivo questa sensazione”.
Anche in questo caso la nostra rubrica faceva emergere il coraggio di chi ci seguiva e ci scriveva, il rischio di non sentire più.
Non ci si deve sentire superficiali. C’è chi manda all’aria famiglie per acchiappare le farfalle nello stomaco. Le emozioni sono essenziali nella nostra vita, la rinuncia a sentire non è mai un gesto sano. Il punto è capire perché non si sente più. Perché non sappiamo più desiderare? Perché indossiamo sempre più maschere e siamo sempre meno veri? Perché abbiamo preso troppe fregature? Perché ci portiamo addosso troppi pesi? Perché siamo ripiegati su noi stessi e non vediamo l’altra persona? Dobbiamo interrogare le ragioni del non sentire più. Ci dimentichiamo che l’amore è un’esperienza che investe tutto di noi, è un viaggio che ci vede partire da un porto conosciuto per arrivare in un luogo sconosciuto. Ci vuole una forte dose di energia e di incoscienza.
Se si è troppo disillusi non ci si lascia andare. Le ferite fanno male ma sono anche feritoie che possono unirci all’altra persona come un ponte. Questo ponte va scoperto con calma, con lentezza accettando anche la possibile sconfitta e il fallimento.
Per dare una risposta all’ascoltatrice, Sabina aveva suggerito “Sally”, canzone di Vasco Rossi interpretata da Fiorella Mannoia. “Quando uno sguardo provocava turbamenti, quando la vita era più facile e si potevano mangiare anche le fragole”. Invece Claudio ha suggerito la lettura di “Ho bisogno di sentimenti”, poesia di Alda Merini.
Come superare l’aridità nei sentimenti? Come provare nuovamente le cosiddette “farfalle nello stomaco”?
Acrobati Sentimentali – EP. 3 – Alda Merini, Sally di Fiorella Mannoia e le farfalle nello stomaco
Quarto episodio della posta del cuore di Café Bleu e nuovo spunto, stavolta ricevuto via mail da Paola, ascoltatrice di 38 anni che invitava alla riflessione su come negli ultimi anni fossero mutati i rapporti e gli equilibri tra uomo e donna. Con Sabina avevamo cercato una risposta partendo da “Voglio una donna”, canzone di Roberto Vecchioni, e dal libro di John Gray, “Gli uomini vengono da Marte, le donne da Venere”.
Acrobati Sentimentali – EP. 4 – Gli uomini vengono da Marte, le donne da Venere
La rubrica andò in onda durante la pandemia, in particolare il quinto episodio della posta del cuore di Café Bleu partiva dallo spunto dell’attualità dei primi giorni del mese di marzo 2020. In quel periodo stavamo sperimentando l’isolamento, la mancanza del contatto fisico, l’astinenza dagli abbracci. Con Sabina Baral avevamo cercato una risposta partendo dalla poesia di Pablo Neruda “La magia di abbraccio” e dal dipinto di Renato Guttuso “Gli addii di Francoforte”, opera dell’artista siciliano esposta in una personale alla GAM di Torino nel 2018.
Acrobati Sentimentali – EP. 5 – La magia di un abbraccio
La mail di un ascoltatore, Gabriele, fornì lo spunto per il sesto episodio della posta del cuore di Café Bleu.
“Da cinque anni convivo con una donna meravigliosa. Purtroppo non abbiamo più la passione dell’inizio, quella che ci ha spinto ha fare il passo della convivenza. In questi ultimi mesi si è fatta avanti un’amica di vecchia data, non riesco a condividere questa conoscenza con la mia compagna. Sento il bisogno di tenerla per me. Non è successo nulla con questa mia amica, ma non so cosa potrebbe accadere al termine dell’isolamento. Da un lato vorrei parlarne con la mia compagna ma temo le conseguenze, forse perché non vorrei rischiare di chiudere il nostro rapporto”.
Un tema di attualità nel periodo di pandemia nel marzo 2020, quando la trasmissione andò in onda su RBE, era il possibile silenzio di una coppia di lungo corso in cui poteva insinuarsi il tradimento, più che fisico, mentale. Con Sabina Baral avevamo cercato una risposta in Discanto, canzone di Ivano Fossati che potete ascoltare cliccando qui.
Acrobati Sentimentali – EP. 6 – Quando nascondiamo un’amicizia al partner
In piena primavera 2020 Sabina ed io ricevemmo un messaggio da un’ascoltatrice, Elena. Il settimo episodio della posta del cuore di Café Bleu nacque dai pensieri di Elena.
“Da un po’ mi gira in testa il pensiero che l’innamoramento possa essere un gioco di associazioni. Ci attira più ciò che ci piace o ciò di cui pensiamo di essere carenti? Quindi l’innamoramento è prendersi cura dell’altro nella parte di noi che vediamo più debole?”.
Spesso immaginiamo la persona amata. Pensiamo che nel nostro futuro incontreremo quella persona che abbiamo desiderato fin dall’infanzia. Una persona che ricomporrà i cocci del nostro cuore. Abbiamo sempre un sacco di aspettative. Non siamo troppo nel regno dell’immaginazione e del non esiste? Con Sabina avevamo cercato una risposta a queste riflessioni in Emily Dickinson e nella lettura della sua poesia “Portami il tramonto in una tazza“.
Acrobati Sentimentali – EP. 7 – Le aspettative nelle relazioni (con la lettura di una poesia di Emily Dickinson)
L’ottavo episodio della posta del cuore di Café Bleu partiva da una mail che un’ascoltatrice di Torino, Roberta.
“Buongiorno Acrobati, mi chiamo Roberta e ascolto RBE da molti anni. Non mi sembra che nella rubrica abbiate già parlato di chat di incontri e di come queste possono essere l’unico luogo per conoscere gente nuova per molti e molte di noi. Le chat e i social sono davvero l’unico incontro possibile?”
Cosa sono le chat di incontri? Sono un mezzo o un fine? Cosa ci spinge lì sulle chat di incontri? Questi strumenti sono una regressione o una trasgressione?
Sabina aveva continuato così il ragionamento: “Io penso che non dobbiamo rinunciare di incontrare i nostri simili sul terreno della vita vera, a costo di passare sotto le forche caudine del giudizio altrui. Si corre il rischio di creare un mondo articiale a nostra misura che non ha a che fare con la vita vera”. Se una persona mai conosciuta si avvicinasse dal vivo a voi, persone che fate uso di chat di incontri, per conoscervi, come vi comportereste?
Per dare una risposta a Roberta, avevamo suggerito l’ascolto di La Chatta, canzone di Daniele Silvestri ispirata da una celebre brano di Gino Paoli che in modo ironico parla del mondo delle chat.
Acrobati Sentimentali – EP. 8 – Le chat di incontri stanno sostituendo il mondo reale?
Anna diede lo spunto per il nono episodio della posta del cuore di Café Bleu. Anna ci seguiva dalla provincia di Torino, vicino Pinerolo.
“Colgo l’occasione di Acrobati Sentimentali, rubrica che seguo silenziosamente dalla prima puntata, per confrontarmi con voi e con gli ascoltatori della situazione che vivo con mio marito. Ho riflettuto molto sul rapporto con l’uomo che ho sposato più di 40 anni fa sia cambiato nel tempo. Abbiamo due figli, siamo nonni e a volte ho la sensazione che pensiamo a loro per non dare retta a noi e al nostro rapporto. Amo i miei figli con tutta me stessa, stravedo per i miei nipoti, ma dove siamo io e mio marito? Ho provato a parlarne con mio marito ma per ora non ho ricevuto risposte da lui. Forse non ho insistito. Secondo voi è possibile ritrovare la passione e la voglia di essere coppia seppur over 60?”
Si pensa che spesso oltre i 60 anni si smetta di fare una vita attiva, anche sentimentalmente e sessualmente. Pensiamo sia importante, se nonni, avere il coraggio di lasciare spazio alla coppia, essere franchi, non cercare facili consolazioni cercando di rilanciare il rapporto. Senza accontarsi, col proprio partner o con sincerità prendere la decisione di percorrere altre strade. Si parla spesso di sessualità oltre i 60 anni, forse si parla poco delle aspirazioni e dei desideri di questa fascia di età che pur ci sono, con le loro attese. Forse le donne si fanno più domande in merito a queste speranze?
Per dare una risposta ad Anna, io e Sabina abbiamo suggerito la visione di due film:
. Ella & John di Paolo Virzì con Hellen Mirren e Donald Sutherland
. Tutto può succedere di Nancy Mayers con Diane Keaton e Jack Nicholson
Nel momento in cui scriviamo, questo episodio risulta il più ascoltato di tutta la rubrica Acrobati Sentimentali.
Acrobati Sentimentali – EP. 9 – Ritrovare la passione di coppia, anche a più di 60 anni
Ci scrissero diversi ascoltatori anonimi, il decimo episodio della posta del cuore di Café Bleu prendeva spunto dalla mail scritta da un ascoltatore che preferì non presentarsi.
“Cari Acrobati Sentimentali, vi scrivo per condividere la mia situazione e, chissà, magari per capire qualcosa di più di me. Ho 38 anni, sono separato, ho la fortuna di avere un lavoro che mi piace. Sono eterosessuale, o almeno credo. Qualche mese fa mi sono accorto che frequentare un amico che ho conosciuto la scorsa estate mi trasmette emozioni mai provate prima. Questo sentimento è reciproco. Lui, Andrea, è omosessuale dichiarato e al momento non ha una relazione stabile con un altro uomo. Un paio di mesi fa io e Andrea ci siamo parlati, gli ho espresso il mio sentimento e ha gradito l’apertura nei suoi confronti. Specifico che finora non abbiamo vissuto nulla di fisico. Ci siamo abbracciati, questo sì. Ricordo bene l’abbraccio che ci siamo scambiati subito dopo la mia confidenza. Da sempre sono attratto dalle donne, ho un figlio avuto dalla mia ex moglie a cui voglio un mondo di bene e non ho mai avuto una relazione di tipo omosessuale. Eppure frequentare Andrea e sapere che in questo mondo c’è anche lui mi regala una sensazione di piacere e di serenità. Mi piacerebbe ascoltare il vostro parere. Grazie mille”.
Quella che condivido in questo episodio di Acrobati Sentimentali è una storia delicata. L’omosessualità non è una devianza, così come non è una novità sapere che ci sono diversi modi di essere omosessuale e che esistono persone bisessuali. A Sabina e a me aveva colpito la delicatezza con cui l’ascoltatore ci scrisse la sua mail. Non c’era paura nelle sue parole.
Penso sia importante non avere paura quando si entra in contatto con ciò che si prova veramente. La risposta alle sue domande potrà trovarle solo lui, se continuerà a guardarsi dentro senza timore. Affrontare il mondo, passando da una situazione intima all’esprimere i nostri sentimenti a tutti e tutte, sarà un altro passaggio da effettuare senza paura. Anche se nessuna persona ci obbliga a mostrare un cartellone sopra la nostra testa che mostri la nostra sessualità.
Partendo dalla lettera del nostro ascoltatore Sabina suggerì la lettura di un libro e la visione di un film. Il libro è Chiamami col tuo nome, romanzo di André Aciman sulla la sessualità maschile e femminile nelle sue diverse sfumature da cui Luca Guadagnino aveva tratto l’omonimo film. Invece io avevo suggerito la lettura di Instant Love, primo romanzo di Luca Bianchini. Una canzone? “Lei” di Gianna Nannini.
Acrobati Sentimentali – EP. 10 – Fare coming out, chiamami con il tuo nome
Clara, ascoltatrice di Torino, scrisse questo messaggio alla nostra posta del cuore.
“Vorrei condividere con voi e con chi ci ascolta la mia storia di donna di 48 anni che, improvvisamente, poco prima dello scorso Natale, ha visto la propria quotidianità travolta dalla passione provata in modo reciproco per un uomo quindici anni più giovane. Quanti dubbi, quante incertezze per me donna seperata da tre anni con un figlio. Quanto è stato difficile lasciarmi andare! La mia storia con questo uomo trentenne continua ancora oggi. Anche se vi confesso che non so quanto possa durare, per il semplice fatto che ho deciso di non farmi troppe domande. Ho la sensazione che magari sarà lui a porsi delle domande. Magari in futuro vorrà altro, una donna con cui generare dei figli, una famiglia tutta sua. Lui non mi ha detto ancora nulla di tutto ciò, ma chissà. Mi piacerebbe molto avere il vostro parere, specialmente da Sabina!”
Sicuramente è gratificante essere attraenti per una persona più giovane, è una vitalità, una forza che entra nella sua vita. Una donna si sente rinata, ritrova una spontaneità e una giocosità che aveva perso. Emozioni che difficilmente trova in un partner coetaneo. Un tempo questo tipo di relazioni tra una donna matura e un giovane uomo era culturalmente inaccettabile. Oggi lo è certamente di meno, ma crediamo si debbano ancora superare diffidenze sia della cerchia familiare che da quella legata alle amicizie più strette.
Non bisogna farsi turbare dagli sguardi altrui. Una coppia come quella di Clara può funzionare se entrambi sanno donare qualcosa alla relazione, evitando di mettere in scena quelle cose un po’ patetiche dove lui deve apparire più maturo e lei giovane e in forma. Oltre i luoghi comuni, ognuno deve stare nella relazione con la propria storia personale. Dal punto di vista erotico e sentimentale la relazione sicuramente può funzionare. Il problema è la progettualità. Le amicizie diverse per questione di età, i figli che lei non potrà più darne. Pensiamo che di queste cose debbano parlare apertamente. Parlandone si potrebbero evitare spiacevoli equivoci futuri.
Nulla è più triste di rinunciare a un amore perché un giorno potrebbe finire. In fondo ci facciamo travolgere dalla necessità dei progetti. L’oggi è già un progetto. Pensiamo sia fondamentale essere presenti a ciò che ci capita, a ciò che offrono quei doni meravigliosi raccontati da Clara.
Il nostro consiglio per Clara, e per chiunque stia vivendo una situazione sentimentale simile alla sua, arriva da un libro, il romanzo Cardiofitness di Alessandra Montrucchio.
Acrobati Sentimentali – EP. 11 – Cardiofitness, quando una donna si innamora di un uomo più giovane
Un altro episodio di Acrobati Sentimentali, il dodicesimo, iniziava con la lettura della mail ricevuta da un ascoltatore, Marco.
“Ciao Sabina, Ciao Claudio. Scusatemi se vi scrivo da un indirizzo mail senza il mio nome e cognome. Mi chiamo Marco, sono sposato da dieci anni, abbiamo due figli bellissimi che amiamo. Amo mia moglie non solo perché è la madre dei miei figli, la amo come donna. Io e mia moglie stiamo passando una crisi iniziata tempo fa con la pandemia, tra alti e bassi penso possa capitare a tutte le coppie. Come cercare di reinventare un rapporto ogni giorno? Come recuperare il nostro spazio per renderlo unico e personale ma al tempo stesso adatto alla convivenza?”.
Crediamo che una prima parola chiave da trovare sia il termine “comunicazione”. Sembra una parola scontata, ma non lo è. Capire le emozioni dell’altra persona, imparare a discutere bene nella coppia. Dare vita a un conflitto costruttivo senza allargarlo ad altro”.
Come recuperare il proprio spazio? Come rendere unico, personale e adatto alla convivenza nella coppia?
Prima di parlare di convivenza è necessario ricavare momenti per se stessi. Anche di isolamento, per ascoltare i propri tempi. Poi avvere dei momenti scanditi durante la giornata può aiutare molto. Dividere la parte della giornata dedicata al lavoro, a quella per la famiglia e per la coppia. Non è detto che stare tutto il tempo insieme significhi avere intimità. Usiamo bene i nostri momenti e riconosciamo il tempo giusto, per stare da soli e per avere l’intimità.
Quando ci si fa domande non tutto è perduto. Non si è ancora rassegnati. Quindi ben vengano le domande del nostro ascoltatore Marco. Pensiamo che il peggio di tutto è la coppia moscia, quella che non si interroga, quella che va avanti per inerzia, per comodità e per il quieto vivere. Poco amore e tanta cordialità. Le domande del nostro ascoltatore testimoniano la vitalità della coppia e quanto lui tenga al rapporto con sua moglie. Meglio farsi domande che vivere nel torpore.
Quali potevano essere gli spunti nutrienti per aiutare il nostro ascoltatore? Con Sabina avevamo pensato alla canzone di Franco Battiato “Tutto l’universo obbedisce all’amore”. Si tratta di un brano che rappresenta perfettamente l’unicità e la bellezza del sentimento.
Dall’altro lato, come una sensazione totalmente opposta, avevamo proposto la visione dei dipinti di Edward Hopper, emblema della solitudine del nostro tempo con le sue figure perse nelle loro abitazioni e nei locali pubblici. Murate vive, sole a tutti gli effetti.
“Come possiamo tenere nascosta la nostra intesa, è in certi sguardi che si nasconde l’infinito”, estrapoliamo questa strofa da Tutto l’Universo Obbedisce all’Amore di Franco Battiano cantata con Carmen Consoli. La puoi ascoltare cliccando qui https://www.youtube.com/watch?v=Q0pH-AEtdgw
Acrobati Sentimentali – EP. 12 – Come reinventare un rapporto di coppia?
Il penultimo, tredicesimo, episodio della nostra posta del cuore aprì con un toccante messaggio ricevuto da un nostro ascoltatore, Andrea.
“Ciao Sabina, ciao Claudio.
Mi chiamo Andrea, da nove anni sono sposato con la donna che quindici anni fa ha cambiato la mia vita, Simona. E continua a cambiarmela tuttora. Era l’inizio di aprile quando Simona mi ha confessato di non amarmi più. Me lo ha detto proprio in quel momento di isolamento dal mondo che tutti noi stavamo vivendo. Mi sembrava assurdo ma era la realtà.
In questi due mesi abbiamo parlato molto, ha deciso di lasciare casa nostra per cercare di chiarirsi le idee. Io non so cosa fare, non so come comportarmi. Non so quale strada prendere. So che la amo ancora. Da un lato vorrei combattere e giocarmi tutto pur di averla con me. Da un altro lato penso che forse trattenerla non sarebbe giusto, se non mi ama più.
Sono molto combattuto, mi è difficile essere razionale.
Vi chiedo un consiglio, il vostro punto di vista, un confronto, perché credo sia meglio parlarne con qualcuno e non tenere tutto dentro.
Quanto può essere giusto trattenere una persona? Quanto è giusto provarci fino alla fine?”
È già difficile lasciare andare chi abbiamo amato, figurarsi una persona che amiamo ancora. È come se morisse la parte di noi che aveva creduto a un futuro condiviso con quella che ritenevamo essere la persona giusta. Tuttavia pensiamo sia importante essere onesti con se stessi e capire che quello non è più il nostro posto, che dobbiamo abbandonarlo e raccogliere il bagaglio dei ricordi. C’è il dolore dello strappo, quando finisce un’unione. Può essere il momento per stilare un balancio di noi stessi, senza colpevolizzarsi. È necessario provare amore per se stessi e ripartire senza fretta. Certo, si può lottare per amore ma senza però farlo sconfinare nell’accanimento terapeutico. Senza forzare l’altra persona.
In questo episodio Sabina ed io avevamo pensato a più spunti per Andrea. Innanzitutto avevamo consigliato la lettura di “Non ce l’ho con la primavera”, poesia di Wislawa Szymborska tratta dalla raccolta “La fine e l’inizio” pubblicata in Italia da Libri Scheiwiller nel 2009. Poi avevamo consigliato la lettura di “L’invenzione di noi due”, romanzo di Matteo Bussola.
In chiusura non poteva mancare l’ascolto di una canzone: “Il peso del coraggio” di Fiorella Mannoia.
Acrobati Sentimentali – EP. 13 – Accettare la fine di una storia o lottare per tenerla viva?
Il viaggio alla ricerca di spunti per un discorso amoroso di Café Bleu terminava con questo episodio, il numero 14. Con Sabina Baral avevamo tracciato un bilancio su questa avventura della posta del cuore iniziata il 14 febbraio 2020 e terminata nella puntata in onda il successivo 12 giugno. Acrobati Sentimentali è stato uno spazio dedicato ai messaggi, alle mail di coloro che resero vivo e stimolante questo spazio dedicato ai sentimenti. In tre mesi di trasmissioni insieme a Sabina avevamo cercato risposte ai quesiti d’amore attraverso libri, romanzi, poesie, film, canzoni, dipinti.
Ci sarà una nuova stagione in futuro? Chi lo sa… Nel frattempo vi auguro di regalarvi momenti di benessere e di concerdervi di tanto in tanto una “ginevrina” d’amore, una caramella colorata e zuccherina per rinfrancarsi con un po’ di dolcezza.
Tutti gli episodi di Acrobati Sentimentali sono disponibili anche su Spotify.
