Nel ottavo episodio di Libri Usati cerchiamo di capire quale può essere il ruolo dell’attivismo e della protesta in un mondo che sembra permetterlo sempre di meno
Quale può essere il ruolo dell’attivismo e della protesta in un mondo che sembra permettere sempre meno? In diretta su RBE, per l’ottavo episodio della rubrica di Café Bleu che “usa” i libri per capire qualcosa di più di noi e del mondo in cui viviamo, abbiamo incontrato con Fabrizio Acanfora, autore di “Rompere il gioco. L’attivismo nel Ventunesimo secolo”, libro pubblicato da Effequ.
“Il titolo Rompere il gioco è interpretabile. Il libro invita a rompere non solo le regole ma anche lo stesso il gioco andando oltre. Andare oltre nel senso di superare il sistema neoliberista e capitalista che viviamo. Noi viviamo in un tempo in cuiu non riusciamo a vedere oltre. Tutto ciò che facciamo, anche nell’attivismo, è sempre qualcosa che vuole modificare le regole ma sempre restando all’interno del gioco. Nel libro invito a ripensare alla possibilità di andare oltre cambiando quel gioco in cui siamo coinvolti e coinvolte da troppo tempo senza riuscirlo a cambiare radicalmente”, ha raccontato Acanfora sulle frequenze radio TV di RBE.
Che valore ha essere attivisti nel 2025, nell’epoca dei social media? “Penso abbiamo un valore differente rispetto al passato, per esempio all’epoca degli anni sessanta e settanta. I social media hanno amplicato una serie di dinamiche che ci sono sempre state, portandoci a vivere dinamiche che esaltano l’individualismo. L’attivismo e la protesta sui social media è individuale e mette in competizione diversi attivisti, anche nello stesso ambito”, ci ha spiegato Acanfora.
Una risposta possibile può essere slegare il campo di azione dei social media dall’attivismo. Un ritorno al locale, al glocal, può essere una delle soluzioni? “Penso sia fondamentare ripensare locale. Le attività partite dal basso credo siano sempre più necessarie. Lo vediamo in tante città, nei nostri quartieri. Questo tipo di attività orizzontali possono lentamente espandersi recuperando la vicinanza”.
Nel podcast disponibile non solo su Spreaker e all’inizio di questo articolo ma anche su Spotify, Acanfora racconta un aspetto del suo lavoro nel libro Rompere il gioco, ad esempio il ruolo di internet per la disabilità, ancor più dei social media perché esistono dei luoghi che possono essere autogestiti in rete. A questo link trovate il blog di Acanfora. L’autore è stato recentemente ospite di Serre d’Estate, appuntamento tenutosi a Rivalta di Torino di cui RBE è stata media partner.
Qui di seguito condividiamo i link per ascoltare i precedenti episodi di Libri Usati.
0 – Siddhartha di Hermann Hesse e Settembre, il mese delle ripartenze
1 – Fiori d’agave a Scampia di Rosario Esposito La Rossa, fare welfare culturale in periferia a Napoli
2 – I Folgorati di Susanna Bissoli, sopravvivere alla malattia e ai rapporti familiari
3 – Matteo Bussola, La neve in fondo al mare e la fragilità adolescenziale
4 – Capire il femminismo: Giusi Marchetta, Principesse
5 – L’antidoto al veleno sui social. Con Vera Gheno
6 – Raccontare, con la poesia, la maternità, le aspettative sociali e l’essere donna. Con Alessandra Racca
7 – Ai confini del male, Marco Balzano racconta Bambino, il suo romanzo