A Bologna fare la sfoglia è un’arte: “Se hai fatto una buona sfoglia te ne accorgi quando la sollevi e in controluce riesci a vedere la Basilica di San Luca”, così recita un vecchio detto del capoluogo emiliano romagnolo.
Chi custodisce i segreti della cucina bolognese e mantiene sempre vive le tradizioni culinarie sono le sfogline.
Un tempo la sfoglina si recava presso le case delle famiglie ricche della città e preparava su richiesta tortellini, tagliatelle, lasagne. Con la comparsa dei negozi di pasta fresca le sfogline hanno poi iniziato a lavorare “in vetrina” attirando i passanti con i loro gesti esperti.
Come si prepara la sfoglia perfetta?
L’antica ricetta della sfoglia richiede un uovo ogni 100g di farina 0 di grano tenero.
Si procede disponendo su uno spazioso tagliere la farina con al centro le uova sbattute con una forchetta. Si impasta a mano fino a che l’impasto non risulti liscio, morbido e senza grumi. La pasta ottenuta andrà poi stesa col mattarello creando lo spessore necessario al tipo di pasta che si desidera preparare.
Sono nate vere e proprie scuole di formazione culinaria che hanno sfornato centinaia di sfogline, italiane e non, dimostrando che la sfoglia rappresenta uno dei nostri migliori biglietti da visita nel mondo.
Qui puoi trovare la ricetta originale dei tortellini alla bolognese che abbiamo proposto anche a fumetti grazie alla matita di Barbara Astegiano.
Della pasta sfoglia e di molto altro abbiamo parlato questa mattina a Café Bleu, una puntata del bistrot radiofonico di Radio Beckwith RBE che puoi rivivere cliccando qui sotto.
(Fotografia: Alex Castelli)