Roy Paci torna in tour con i suoi Aretuska per presentare il nuovo album Valelapena e tutte le canzoni di successo della loro lunga carriera.
Il live, come ha ribadito il trombettista a Café Bleu, sarà diverso dalle atmosfere del passato perché ci sarà una maggiore sperimentazione grazie a un sound più elettronico. Tuttavia quello che salta maggiormente all’occhio (e all’orecchio) è senza dubbio un Roy Paci più maturo, quello di Valelapena. Il desiderio di esplorare nuovi modi di usare la voce e il voler rinnovare il suono di una band che nasce fortemente radicato negli anni Novanta e che non ha mai smesso di evolversi musicalmente, sono tutti elementi che emergono dalle dieci tracce di un disco che risultano tutte diverse tra loro. Roy resta un musicista mai pago, in continuo movimento, mai preoccupato delle etichette musicali, capace di muoversi tra generi diversi con agilità e immutata passione.
Valelapena è un album corale nato dalla collaborazione con molti dei musicisti che accompagnano Roy nel live con gli Aretuska, in primis con il chitarrista John Lui e con la voce Moreno “Emenél” Turi, ma anche con altri compagni di viaggio vecchi e nuovi: da Daniele Silvestri, autore di due brani, Tira e No Stop, a Dub FX, autore di una strofa da brividi in uno dei brani più sentiti del disco, Ipocrita.
Valelapena è anche il disco che segna l’inizio dell’amicizia e della proficua collaborazione con Dani Castelar, fortemente voluto da Roy Paci per la qualità dei suoni che contraddistinguono i dischi di Paolo Nutini.
Al termine dell’ascolto del disco ci rendiamo conto come riesca a parlare di mondi diversi che pur si somigliano, di oceani che sembrano dividere e che invece uniscono, perché conoscere l’altro significa non averne paura.
Roy ha parlato di Valelapena a Café Bleu: ascolta e scarica l’intervista!