L’operazione militare avviata dalla Turchia nel cantone di Afrin, nel nord ovest della Siria, è un elemento in parte di novità e in parte in continuità con l’ostilità storica che caratterizza i rapporti tra Ankara e i curdi, tanto in Turchia quanto in Siria. Si fanno molte analisi e si danno molti sguardi “dall’alto”, ma sul terreno la questione è estremamente delicata, perché riguarda un territorio che vive una condizione di conflitto, e quindi di necessità, piuttosto radicata.

Per provare a capire che cosa significa l’avanzata turca per il cantone di Afrin ci siamo messi in contatto con Roberta Rodriguez, Communication Focal Point per la Siria per Un Ponte Per…, organizzazione non governativa attiva da più di 25 anni in Medio oriente. Lei si trova a Dohuk, nel Kurdistan Iracheno, e di lì coordina in remoto alcuni progetti sul territorio. Le diamo il benvenuto e le chiediamo innanzitutto di fare il punto sulle sue attività per quel territorio.