La Rete Italiana per il Disarmo, insieme al berlinese Ecchr (Centro europeo per i diritti umani e costituzionali) e all’associazione yemenita Mwatana, ha presentato una denuncia alla Procura di Roma chiedendo l’avvio di una indagine per accertare le responsabilità penali della Uama, l’Autorità italiana che autorizza le esportazioni di armamenti, e della Rwm Italia, azienda produttrice di armi con sede produttiva in Sardegna. L’associazione Mwatana avrebbe trovato indizi dell’uso di armi di produzione italiana in attacchi in Yemen da parte dell’Arabia Saudita nell’ottobre 2016, e ciò violerebbe il divieto europeo di vendere armamenti a Paesi con rischio di violazione dei diritti umani.
La legge italiana prevede che tutti gli export vadano regolamentati dallo Stato, ma il mercato delle armi mostra una scarsa trasparenza.
Ne parla Francesco Vignarca, portavoce della Rete Italiana per il Disarmo.