Il cibo visto come strumento di incontro tra Paesi e culture diverse. Questo è il punto di partenza de Le Ricette del Dialogo, cibi e storie per l’intercultura e l’integrazione. Si tratta di un progetto sostenuto dall’Agenzia Internazionale per la Cooperazione allo Sviluppo e promosso in Piemonte dalla LVIA, associazione di cooperazione internazionale attiva da 50 anni in dieci paesi africani. Fondamentale è la collaborazione con alcune associazioni africane attive sul territorio, la Asbarl e la Panafricando, insieme all’associazione Renken, la cooperativa Colibrì. Oltre al patrocinio della Regione Piemonte e della Città Metropolitana di Torino è determinante anche il ruolo della Slow Food Italia.
All’Oval Lingotto, durante la dodicesima edizione di Terra Madre – Salone del Gusto, si è svolto un incontro dedicato aperto al pubblico. In questo occasione, domenica 23 settembre, al centro del dibattito è stato un’altra volta ancora il cibo. Da causa di migrazione quando manca a chiave per abbattere i muri della paura e dell’intolleranza nelle nostre società. A questo evento firmato Slow Food ha partecipato anche Maurizia Sandrini, coordinatrice LVIA, che a Café Bleu ha raccontato il progetto de Le Ricette del dialogo.
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