I fatti di Lodi hanno fatto molto discutere: alcuni bambini di origine straniera sono stati esclusi dal servizio di mensa scolastica in seguito ad un regolamento comunale. Alle famiglie veniva infatti richiesta la presentazione, tra le altre cose, di un attestato dei loro paesi d’origine che garantisse che non possiedono beni, documento molto difficile da ottenere.
La protesta inizialmente era partita dalle famiglie direttamente interessate, ma presto ha visto la partecipazione dei genitori dei compagni dei bambini esclusi, di singoli cittadini lodigiani e delle opposizioni nel Consiglio comunale cittadino. La ricerca di un aiuto per garantire i servizi si è concretizzata nella fondazione del Coordinamento Uguali doveri, basato su un’idea di scuola come momento fondamentale per l’inclusione, l’integrazione e la condivisione.