La più grande banca di sviluppo al mondo, la Bei, ha approvato lo scorso 14 novembre la sua nuova strategia di sostegno al settore energetico, mettendo fine ai prestiti ai combustibili fossili a partire dalla fine del 2021.

La decisione del board, che segue la proposta strategica presentata a luglio, è arrivata al termine di una discussione cominciata a settembre e su cui mancavano certezze. L’approvazione finale non ha ricevuto un’approvazione unanime, visto che sei Paesi si sono astenuti, ma si tratta di un risultato importante sia per la dimensione economica degli strumenti finanziari, sia per l’indirizzo politico che ne emerge.

Dal 2021, quindi, la Bei non dovrebbe più finanziare progetti che prevedano l’impiego di combustibili fossili. Ci sono però ancora alcuni punti deboli dell’accordo, e le grandi industrie del settore potrebbero tentare di forzarli in loro favore.

Ne parla Elena Gerebizza, dell’associazione Re:Common

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