In primo piano
Le armi dei femminicidi Con Giorgio Beretta di OPAL si ragiona su un inquietante dato che emerge dal Rapporto del Senato sul femminicidio: tra il 2017 e il 2018 il 16% delle donne vittima di femminicidio sono state uccise con armi da fuoco, percentuale molto più alta di quella dei possessori di arma da fuoco. Un segno di come il possesso di armi letali aumenti notevolmente la possibilità di omicidi.
Esteri
Negli Usa si registra il primo caso di variante Omicron, mentre la presidente della Commissione europea von der Leyen ha aperto alla discussione sull’obbligatorietà dei vaccini. Crescono le tensioni tra Russia e Nato con reciproche minacce di ritorsioni. L’Ue ha proposto autorizzare Polonia, Lituania e Lettonia a trattenere in centri speciali i richiedenti asilo per un tempo di quattro volte maggiore rispetto a quello attualmente previsto di quattro settimane. Intanto in Etiopia il governo annuncia di aver riconquistato territori presi dai ribelli del Tigray. La Corte suprema statunitense ha iniziato l’analisi sulla legittimità della legge sull’aborto del Mississippi, dove l’interruzione di gravidanza è vietata dopo le 15 settimane.
Interni
Dopo le 70 persone giunte lunedì dalla Siria grazie ai corridoi umanitari, domani sono ne sono attese altre 14 che saranno accolte in dodici regioni italiane. L’Aifa ha dato il via libera alla somministrazione del vaccino Comirnaty per i bambini tra i 5 e gli 11 anni, mentre il governo pensa a ulteriori rafforzamenti del super green pass escludendo però l’obbligo vaccinale. Per evitare la didattica a distanza si pianifica il dispiegamento di laboratori di biologia molecolare della Difesa. La Commissione parlamentare di inchiesta sulla morte di Giulio Regeni ha stabilito che i responsabili del suo assassinio sono da cercare all’interno degli apparati di sicurezza e nelle istituzioni egiziani.