In primo piano
L’8 marzo colto dalla guerra Il conflitto in Ucraina cambia, in parte, i temi centrali delle manifestazioni previste per oggi in Italia, come il corteo di Non una di meno a Roma. L’accento sulle disuguaglianze nel mondo del lavoro resta, ma si darà molto spazio alle storie delle donne coinvolte dalla guerra, soprattutto quelle che hanno lasciato il paese. Intanto alcuni dati mostrano che in UE la pandemia ha portato all’aumento della violenza di genere. A proposito di pandemia, i divari si vedono anche nell’ambito medico: in Italia una bassissima percentuale di donne hanno ruoli di rilievo, nonostante siano più degli uomini.
Esteri
Il terzo round di trattative tra le delegazioni di Russia e Ucraina non ha fatto registrare passi in avanti, ma ha lasciato la porta aperta per un nuovo confronto, che potrebbe tenersi oggi. I carri armati russi, secondo alcune fonti, si starebbero ammassando nei dintorni di Kyiv, facendo pensare a un imminente attacco alla capitale. L’Ufficio Onu per i rifugiati ha rivisto al rialzo la stima dei rifugiati: sarebbero circa 1,7 milioni le persone in fuga, numero che potrebbe alzarsi fino a 5 milioni in caso di prosecuzione dei bombardamenti. La Russia ha aggiornato la sua lista di “Paesi ostili” inserendo gli Stati Ue che hanno applicato sanzioni. Oggi la Commissione europea presenterà i dettagli del piano per ridurre la dipendenza dal gas russo, mentre il Segretario di Stato Usa Blinken ha assicurato che la Nato proteggerà Lituania e Lettonia nel caso di attacco russo.
Interni
Cresce sempre più il numero delle persone che giungono in Italia fuggendo dal conflitto in Ucraina. Ieri, dopo l’incontro con la presidente della Commissione europea von der Leyen, il presidente del Consiglio Draghi ha sottolineato che non sono escluse nuove misure nei confronti della Russia. Oggi intanto si torna al voto sull’emendamento soppressivo della riforma del catasto proposto dall’opposizione e che ha già marcato delle spaccature nella maggioranza di governo. Secondo i dati Istat in Italia aumentano le famiglie ma sono di dimensioni sempre più ridotte. Il gruppo editoriale Gedi ha annunciato la vendita del settimanale L’Espresso alla società Bfc Media.