In primo piano
Le altre crisi umanitarie In questi giorni l’attenzione internazionale è concentrata sulle persone in fuga dall’Ucraina, tralasciando altre situazioni di difficoltà. Nel Regno Unito, ad esempio, circa 12mila persone evacuate dall’Afghanistan si trovano ancora senza una sistemazione fissa e temono che la situazione in Ucraina possa rallentare ulteriormente i tempi. Cresce intanto il numero delle persone che vive in marginalità e che subisce maggiormente gli effetti della crisi climatica.
Esteri
Ieri in Ucraina non sono stati organizzati corridoi umanitari, mentre l’Ue si prepara ad accogliere almeno 10 milioni di persone. Oggi riprendono in Turchia i negoziati di persona tra le delegazioni di Russia e Ucraina. Si sollevano dubbi sui negoziati con la notizia del presunto avvelenamento di alcuni negoziatori russi e ucraini a inizio marzo. Il G7 ha fatto sapere che non effettuerà pagamenti in rubli per il gas russo.
Interni
Ieri si è svolto un colloquio telefonico tra il presidente del Consiglio Draghi e il presidente ucraino Zelensky: è stata ribadita la disponibilità dell’Italia a garantire in futuro la sicurezza dell’Ucraina. Restano intanto ancora dei nodi da sciogliere nella maggioranza riguardo all’aumento delle spese militari. Ad aprile il governo valuterà l’uso delle mascherine al chiuso. Pioggia do emendamenti per il testo sullo ius scholae in commissione Affari Costituzionali alla Camera.