In diretta su RBE con Pat Cosmo abbiamo dialogato sulle origini della band, sul suo futuro, del tour e della lavorazione del nuovo album
Il 2024 segna il traguardo dei trent’anni di BlueBeaters. Trent’anni di rocksteady, di ska, per andare oltre rivisitando questi generi e queste filosofie. “Eravamo partiti con la voglia di tornare alle radici del sound che aveva caratterizzato ad esempio i Casino Royale ai tempi, quindi decidemmo di aderire al progetto Giorgio “Zorro” Silvestri dei Fratelli di Soledad. L’idea era mettere insieme i componenti di varie band per ricercare quel suono”, ha raccontato Pat Cosmo in diretta a Café Bleu. La band ha fatto della dimensione live il proprio punto di forza. Anche se in questi trent’anni non sono mancati i dischi. Inizialmente erano album di cover che hanno poi lasciato il posto a produzioni originali. “La nostra velleità è andare di città in città per entrare restare vicini al nostro pubblico, fans che ci seguono da tanto tempo. Questo è ciò che ci interessa di più”, ha concluso Pat Cosmo ai nostri microfoni. Nel podcast parliamo del nuovo album dei BlueBeaters in uscita l’anno prossimo, della necessità di fare dischi nel 2024 e di molto altro sulla vita di una band che continua a viaggiare da un palco all’altro, da un genere all’altro.