Al giorno d’oggi la musica pop può avere ancora un ruolo importante per definire il presente?
I Selton riescono in questo intento grazie alla loro leggerezza che non è superficialità, una caratteristica con la quale, peraltro, emerge l’anima girovaga di questa band originale come poche altre.
Loro sono Dario, Ramiro, Eduardo e Ricardo, quattro amici di Porto Alegre che studiavano nella stessa scuola ritrovatisi a Barcellona dove decisero di formare una band. Suonando i Beatles al Parc Guèll vennero notati da un produttore di MTV Italia che li invitò in Italia per registrare il loro primo disco, Banana a Milanesa, disco che nel 2008 permise loro di farsi notare dalla critica musicale che lodò le loro piacevoli rivisitazioni alle quali collaborarono Enzo Jannacci, Cochi e Renato e Daniele Silvestri.
In un’intervista concessa a Il Manifesto i Selton si sono autodefiniti come emigrati per scelta e non per necessità, caratteristica che richiama una delle chiavi di lettura del disco, quella dell’integrazione. Quello che vediamo al giorno d’oggi è un movimento di tante persone che giungono in Italia, come sottolinea Ramiro, “perché hanno bisogno di aiuto come spesso è accaduto in passato anche per gli stessi italiani; purtroppo molto spesso parte dell’opinione pubblica dimostra di avere la memoria corta senza rendersi conto quanto l’integrazione sia necessaria, seppur non facile”.
Nei dischi precedenti c’era il piacere della melodia ma anche delle parole scritte per non essere dimenticate. Questi elementi si ritrovano in Manifesto Tropicale, titolo che trae ispirazione dal Manifesto Antropofago del 1928 creato da Oswald de Andrade, fondatore del modernismo brasiliano a cui fecero riferimento diversi artisti, un movimento più che onnivoro che vedeva la più estesa nazione latinoamericana arricchire la sua giovane cultura mescolandola con tutte le altre. Questa idea di partenza si ritrova nel nuovo disco dei Selton pubblicato lo scorso 1 settembre, un album che include dieci canzoni che sono la base del live proposto dalla giovane band brasiliana in tour in tutta Italia.
Ramiro Levy ce ne ha parlato a Café Bleu, ascolta l’intervista!