Venerdì 5 ottobre il Comitato per il Nobel di Oslo ha assegnato il Premio Nobel per la Pace 2018 a Denis Mukwege e Nadia Murad «per i loro sforzi per mettere fine alle violenze sessuali nei conflitti armati e nelle guerre».
Nadia Murad, che fa parte dell’antica minoranza religiosa degli Yazidi, concentrata principalmente nel nord dell’Iraq, fu rapita nel 2014 da miliziani dello Stato Islamico e fu vittima di violenze sistematiche. Fuggita da quella condizione, è diventata un’attivista per la libertà e i diritti degli Yazidi e simbolo del genocidio subito dal suo popolo.
Partendo dall’incontro con Nadia Murad in Germania, dove vive oggi, il giornalista e scrittore Simone Zoppellaro è stato il primo in Italia a occuparsi di questa vicenda, raccontata poi nel libro “Il genocidio degli Yazidi”, edito da Guerini e associati.