Martedì 5 febbraio il governo della Repubblica Centrafricana ha raggiunto con 14 gruppi armati un accordo di pace, ponendo così fine ad una guerra civile che proseguiva da più di cinque anni, e che aveva causato migliaia di morti e centinaia di migliaia di sfollati.
Si è sempre molto sottolineata la matrice etnica di questo conflitto, ma la questione del controllo delle risorse ha avuto un ruolo fondamentale. Durante i negoziati si è molto discusso di risorse e della loro gestione: uno Stato unitario in grado di esercitare la propria autorità è in grado di garantire una buona redistribuzione, che permetterebbe una maggiore ricchezza per la popolazione.
Una guerra durata più di cinque anni ha fortemente incrinato il vivere collettivo nella Repubblica Centrafricana: sarà necessario un forte impegno per ristabilire un equilibrio tra fazioni sociali, etniche e culturali.
Alle trattative che hanno portato all’accordo ha partecipato anche Mauro Garofalo, responsabile delle relazioni internazionali della Comunità di Sant’Egidio, che fa il punto sui rischi e le speranze.