Intervista a Giuseppe Schiavello
Donald Trump ha deciso di revocare le restrizioni statunitensi all’uso di mine antiuomo. La convinzione è che una nuova generazione di esplosivi ad alta tecnologia potrà migliorare la sicurezza delle forze armate.
Gli Stati Uniti, pur senza aver ratificato il trattato per la messa al bando delle mine anti persona, non ne hanno fanno uso per lungo tempo. Si ha quindi l’impressione che con questa decisione si voglia dare un messaggio alla comunità internazionale: gli Usa sono slegati dalla condivisione a livello globale e possono proseguire da soli le loro politiche.
Se, da un lato, non si teme un “effetto contagio” su altri Paesi, dall’altro il timore è che ora enti militari, magari non statali, possano sentirsi autorizzati a impiegare mine anti persona.
In Italia, al momento, la legislazione è ferma. La proposta di legge per tagliare i finanziamenti ai produttori degli armamenti è bloccata in Parlamento. Gli strumenti per prendere le distanze dall’uso delle mine potrebbero esserci, ma una certa immobilità li rende, per ora, inutilizzabili.
Ne parla Giuseppe Schiavello, Direttore della Campagna Italiana Contro le Mine ONLUS.