Intervista a Luciano Canova
Sempre più frequentemente si sente parlare della crisi economica che seguirà quella sanitaria. Altrettanto frequentemente si parla di soluzioni, delle misure (emergenziali o meno) che potranno essere messe in campo. C’è però anche molta confusione dovuta alla complessità dei temi.
Innanzitutto sulle misure spiegate dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte durante la presentazione del decreto imprese. La tendenza è a sovrapporre gli investimenti e le garanzie che uno Stato può dare, mentre nella realtà la differenza è fondamentale.
C’è poi il nodo europeo, con le dicussioni e gli scontri tra Paesi sull’impiego dei coronabond o del Mes. Su questo piano la sfida si fa strutturale per l’Unione Europea: si tratta cioè di mettere in discussione strumenti che mettono di fronte alla necessità di un’Europa più federale.
Infine, occorrerà fare chiarezza sul futuro economico a livello globale. Se da un lato è ormai dato per scontato che si andrà incontro ad una crisi, è altrettanto chiaro che questa avrà caratteristiche del tutto inedite. Lasciando da parte tutti i paragoni che ci riportano al 2008, al 2001 dopo l’attentato alle torri Gemelle, alla seconda guerra mondiale, occorrerà trovare risposte nuove per una crisi senza precedenti.
Ne parla Luciano Canova, economista, divulgatore scientifico, insegnante di economia comportamentale presso la scuola Enrico Mattei.