Intervista a Marco Puntin
Alla fine di maggio il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha lanciato l’ipotesi di accelerare l’uscita dall’Afghanistan delle truppe statunitensi. Secondo il calendario previsto il ritiro si sarebbe dovuto completare nella seconda metà del 2021. L’accelerazione può essere letta ancora una volta come un riflesso della politica interna statunitense: andarsene prima delle elezioni presidenziali del 3 novembre significherebbe mettere fine a una guerra che dura da quasi 19 anni in tempo per il voto.
L’Afghanistan spesso viene citato per i numerosi attentati che ancora avvengono con troppa frequenza. Ma ci sono altri aspetti della vita del Paese che vengono tralasciati, come la situazione socio-sanitaria.
Emergency è sul campo in Afghanistan dal 1999. «Non vediamo praticamente nessun cambiamento, perché la guerra continua», racconta Marco Puntin, Coordinatore dei programmi di Emergency in Afghanistan.