Intervista a Giuseppe Schiavello
Il 12 novembre è stata presentata la 22° edizione del Landmine Monitor, che si occupa di tracciare l’andamento dell’uso dei dispositivi esplosivi antipersona e di fare il punto sulla mine action.
Il Covid-19 non ha impedito a molti Paesi di continuare nella loro strada verso l’abolizione delle mine. L’uso sempre più frequente di ordigni improvvisati da parte di gruppi armati non statali o non ufficiali rappresenta desta però preoccupazioni. Si tratta infatti di ordigni non controllati e per questo più pericolosi, in particolare per la popolazione civile.
Il Trattato di messa al bando delle mine si può dire che stia funzionando, ed è ancora forte quell’effetto stigma nei confronti di chi fa uso di questo tipo di ordigni. Lo dimostra anche il fatto che dalla metà del 2019 all’ottobre del 2020, il solo Paese ad aver fatto uso di mine è stato il Myanmar (che non fa però parte del Trattato).
Ne parla Giuseppe Schiavello, Direttore della Campagna Italiana contro le mine Onlus.