Fino allo scorso 10 ottobre a Torino si è tenuta Biennale Democrazia, la settima edizione ha offerto 90 incontri online e in presenza tenuti da 215 relatori provenienti da tutto il mondo.
Biennale Democrazia ha concluso a Torino la sua settima edizione proposta in presenza e per la prima volta online. La rassegna ha confermato la sua vocazione, offrire una riflessione collettiva sullo stato della democrazia al giorno d’oggi.
Per cinque giorni, dal 6 al 10 ottobre, diversi luoghi della cultura del capoluogo piemontese hanno animato un cartellone che prevedeva oltre 90 incontri, 215 relatori dal mondo, 5 mostre e 4 percorsi tematici. Al programma della Biennale, che quest’anno aveva come sottotitolo “Un pianeta, molti mondi”, oltre agli eventi in presenza sono stati affiancate le dirette streaming per fare fronte alla necessità di ridurre la capienza delle sale, nel rispetto delle normative di sicurezza. Di fatto i contenuti trasmessi online hanno permesso non solo di garantire la possibilità di seguire gli incontri da tutto il mondo ma anche di creare un vero e proprio archivio consultabile in qualsiasi momento.
Alessandro Isaia, segretario della Fondazione Cultura, ha presentato la settima edizione di Biennale Democrazia ai microfoni di Café Bleu lo scorso 30 settembre
Tra le cinque mostre offerte al pubblico da Biennale Democrazia 2021 c’è Memory Matters. Si tratta di una riflessione sulla memoria collettiva pensata per essere attuata nello spazio pubblico, in questo caso al Parco del Valentino di Torino. La mostra propone quattro interventi artistici appositamente commissionati alle artiste e agli artisti Leone Contini, Alessandra Ferrini, Muna Mussie e Adji Dieye in collaborazione con Silvia Rosi. Le opere attuano un’indagine sul parco come luogo storico e simbolico attraverso monumenti e storie invisibili, con particolare riferimento alla costruzione identitaria nazionale e al passato coloniale. L’esposizione sarà a disposizione del pubblico fino al 7 novembre 2021.
Irene Calderoni, capo curatrice della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo che ha realizzato il progetto con Biennale Democrazia in collaborazione con Black History Month Florence, ha presentato Memory Matters ai microfoni di Café Bleu.