Il 24 febbraio la Russia lanciava la sua invasione dell’Ucraina. A sei mesi di distanza dallo scoppio della guerra è difficile fare un bilancio complessivo. C’è però un elemento che rimane costante, ovvero il gelo nelle trattative e nel dialogo tra Kyiv e Mosca, ormai bloccati da mesi. Inoltre, le conseguenze della guerra si riflettono anche sugli equilibri politici dell’Europa orientale, in cui l’Ungheria (vicina alla Russia) sembra sempre più isolata.
Oggi però si celebra anche il 31° anniversario dell’indipendenza dall’Unione Sovietica. Proprio questa ricorrenza fa crescere i timori di un’intensificazione degli attacchi russi: per questo, le autorità hanno vietato le celebrazioni in diverse città.
Cresce intanto il numero delle persone in fuga dal conflitto. Sarebbero oltre sei milioni quelle che hanno attraversato i confini dell’Europa.