Il quinto episodio di Libri Usati pone una serie di domande sul comportamento sui social, quesiti a cui cerchiamo possibili risposte nel saggio pubblicato da Longanesi
Il quinto episodio di Libri Usati, la rubrica di Café Bleu che utilizza i libri per capire qualcosa della complessità del mondo in cui viviamo, parte da una serie di domande a cui abbiamo cercato le risposte nel libro L’Antidoto di Vera Gheno. In che modo ci comportiamo quando siamo online sui social? Quanto tempo trascorriamo in rete ogni giorno e quali contenuti condividiamo? Come interagiamo con le altre persone e come ci rapportiamo con pensieri diversi dal nostro?
Non so se questi dubbi vi siano mai venuti in mente quando scorrete la bacheca di Instagram, Facebook o l’ex Twitter. Per cercare di sfruttare nel modo migliore possibile la grande risorsa della rete e dei social, a Café Bleu abbiamo usato “L’Antidoto – 15 comportamenti che avvelenano la nostra vita in rete e come evitarli”, saggio scritto da Vera Gheno pubblicato da Longanesi nel 2023.
Nel suo testo Gheno presenta quindici condotte facilmente riscontrabili sui social media, comportamenti che appunto avvelenano i rapporti tra utenti. Ad ogni atteggiamento tossico tenuto sui social, Gheno propone una possibile soluzione. Tra i problemi comportamentali segnalati nel saggio L’Antidoto ci sono gli assolutismi e la mancata accettazione della parità di genere, anche nell’utilizzo della parola. A questo proposito, in coda al podcast proponiamo una riflessione sui nomi professionali al femminile condivisa con Gheno in una vecchia puntata di Café Bleu.
«L’inclusione deve tener conto del linguaggio quotidiano e comune. Fare attenzione alle parole che usiamo è il modo più immediato per mettere in pratica la convivenza delle differenze. Le parole sono importanti, perché è vero che non cambiano la realtà ma sicuramente contribuiscono a farci vedere meglio delle cose. Quando citiamo delle professioni in maniera precisa possiamo parlarne con più attenzione. Ecco perché nominare al femminile le donne che lavorano sarebbe importante perché normalizzerebbe la loro presenza. Allo stesso modo di sarto o sarta, cassiere o cassiera. Per questo motivo dovremmo dire questore e questora o assessore e assessora. Possiamo comprendere che una parola possa “suonare” male all’orecchio, ma nella nostra quotidianità usiamo le parole che ci servono, non quelle che suonano bene»
Qui di seguito condividiamo i link per ascoltare i precedenti episodi di Libri Usati.
0 – Siddhartha di Hermann Hesse e Settembre, il mese delle ripartenze
1 – Fiori d’agave a Scampia di Rosario Esposito La Rossa, fare welfare culturale in periferia a Napoli
2 – I Folgorati di Susanna Bissoli, sopravvivere alla malattia e ai rapporti familiari
3 – Matteo Bussola, La neve in fondo al mare e la fragilità adolescenziale
4 – Capire il femminismo: Giusi Marchetta, Principesse
Il prossimo episodio di Libri Usati proporrà una riflessione sul dialogo da ritrovare tra essere umano e montagna. In questa occasione useremo addirittura tre libri: Le Otto Montagne di Paolo Cognetti, La Scomparsa delle Farfalle di Fabio Geda e Camminare di Erling Kagge. A questi tre testi uniremo gli spunti di un interessante progetto espositivo, Walking Mountains, mostra attualmente in corso al Museo della Montagna di Torino curata da Andrea Lerda.