Con Simone De Beauvoir vi proponiamo un nuovo capitolo del nostro racconto di Scrittori sopra le righe, un ritorno alle atmosfere parigine che avevamo già incontrato con Raymond Radiguet.
Nata e cresciuta a Parigi, fin dall’infanzia dimostrò grande passione per la natura e per lo studio che le permise di iscriversi con profitto all’Università della Sorbona dove, nel 1929, incontrò colui che diventò l’uomo della sua vita, il filosofo esistenzialista Jean-Paul Sartre.
A seguito della pubblicazione del libro Il secondo sesso, e per le posizioni assunte come donna e come scrittrice, divenne oggetto di ammirazione ma anche bersaglio di aspre polemiche.
Simone è considerata la madre del femminismo, movimento nato durante la contestazione studentesca del maggio 1968, avvenimento che seguì con partecipazione e simpatia.
Tra i suoi scritti un ruolo importante è assunto dai quattro libri della sua autobiografia, alla quale si dedicò dal 1958 quando fu pubblicato Memorie di una ragazza perbene. Da questi scritti possiamo dedurre una diretta testimonianza sull’atmosfera e sul grande dibattito culturale svoltosi in Francia dagli anni Trenta alla fine degli anni Sessanta.
«La libertà era la mia unica regola, misuravo il valore di un uomo in base a ciò ch’egli faceva», così la scrittrice dichiarò in più di un’occasione. Riviviamo questo episodio di Scrittori sopra le righe con il podcast che include due canzoni che ci riportano nelle atmosfere parigine di Simone De Beauvoir.
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