Dal 20 agosto al 3 settembre Lagnasco celebra la riapertura dei suoi Castelli con un festival che culminerà con l’esibizione di Niccolò Fabi
Lagnasco festeggia la riapertura dei suoi castelli con il D’Acord Fest, manifestazione che dal 20 agosto al 3 settembre proporrà concerti e incontri. L’obiettivo delle persone organizzatrici e “ri-costruire” la cultura nel paese della pianura saluzzese partendo dallo storico motto d’Acord. Il termine si riferisce all’accordo che nel XIV secolo sancì il dominio della famiglia Tapparelli sul territorio lagnaschese, testimoniato dalla presenza dei Castelli. Già negli anni ’90 del secolo scorso un gruppo di giovani del paese si unì con l’intento di salvare dall’oblio le dimore dei Tapparelli, edifici con un importante valore storico e artistico. Oggi D’Acord è il nome della festa che celebra l’attesa riapertura e la ricostruzione della cultura locale a partire dai Castelli.
Come ha sottolineato in diretta a Café Bleu l’Assessore alla Cultura di Lagnasco Raffaele Bertola, il D’Acord Fest propone una serie di appuntamenti che dialogheranno con i Castelli Tapparelli d’Azeglio con eventi culturali e concerti.
Domenica 20 agosto alle 20:30 è previsto l’incontro con Silvio Pautasso, autore del libro “I promessi sposi che non hai mai letto prima”, un’interessante rilettura dello storico romanzo di Alessandro Manzoni che avrà luogo nel castello che fu di suo genero. Alle 21:30 spazio a “Favole al cinema”, concerto in programma per il cartellone del Festival Internazionale Antidogma. D’Acord Fest culmirà venerdì 1 settembre con “Lou Tapage canta De Andrè” e l’esibizione in solo di Niccolò Fabi prevista domenica 3 settembre. Entrambi i concerti inizieranno alle 21:00, tutte le informazioni sono disponibili cliccando qui, sul sito dei Castelli di Lagnasco e via mail all’indirizzo dacordfest@gmail.com.
Ascolta l’intervista, scopri il D’Acord Fest
D’Acord Fest è il risultato di un contributo condiviso tra l’Amministrazione Comunale di Lagnasco, la Pro Loco, l’associazione “Riapriamo i Castelli”, il contributo della Fondazione CRC e la partnership con Terres Monviso, Associazione Octavia, Terre dei Savoia e Fondazione Artea.