Domenica 12 maggio, tra i corridoi del Lingotto, abbiamo incontrato lo scrittore romagnolo tornato al Salone del Libro dopo l’assenza dello scorso anno a causa dell’alluvione
Domenica 12 maggio ho incontrato Cristiano Cavina tra gli stand del Salone Internazionale del Libro di Torino 2024. L’anno scorso lo scrittore romagnolo non partecipò all’evento del Lingotto a causa della tragica alluvione che lo colpì molto da vicino. Dopo aver condiviso i suoi pensieri sui social, la storia di quei giorni vissuti nella primavera 2023 è diventata uno dei racconti di “Riemersi. Romagna 2023, storie per un’alluvione”, un’antologia curata da Matteo Cavezzali per Solferino Editore.
«Mi sono accorto che esiste ancora uno spazio dove le immagini non arrivano. L’ho potuto provare sulla mia pelle l’anno scorso durante l’alluvione in Romagna. La profondità in quattro dimensioni si trova solo nelle parole raccontate. Le parole riescono a trovare strade che il video, per quanto immediato, non può darci».
Cristiano ha continuato così: «Stephen King dice che “La narrativa ha un senso, se è utile”. Leggere non è solo intrattenere, serve anche a tramandare un’esperienza umana. Soprattutto quando ci capita di prendere la Storia con la S maiuscola in faccia, cosa che per nostra fortuna qui in Occidente accade meno spesso che altrove».
Quando lo scrittore diventa un catalizzatore di storie. Il dialogo con Cristiano trasmesso a Café Bleu su RBE radio TV è disponibile anche su Spotify e prossimamente su YouTube.