Intervista a Gianfranco Schiavone
Il 28 novembre il Tribunale di Roma ha accertato il diritto a entrare sul territorio italiano allo scopo di presentare domanda di protezione internazionale per 14 cittadini eritrei respinti nel luglio 2009. La sentenza arriva a seguito di un’azione promossa da Amnesty International Italia e Asgi, e prevede anche il risarcimento dei danni subiti. La richiesta che sta dietro a questa decisione è di rivedere l’atteggiamento amministrativo ed esecutivo.
Ci si può allora chiedere se si stia assistendo ad un cambio di passo rispetto al precedente esecutivo, in particolare con l’azione della Ministra dell’Interno Lamorgese. In realtà è difficile dirlo, a causa dei numeri estremamente bassi. La gestione dei flussi migratori sembra ancora proseguire come operazione che varia caso per caso.
Per quanto riguarda la redistribuzione non c’è un testo che definisca criteri univoci. A livello europeo non è ancora chiaro cosa deciderà di proporre la nuova Commissione, se ripartirà dal testo della precedente legislatura o se si opterà per un cambio di rotta. Inoltre, non è chiara quale potrà essere la posizione del Governo italiano in merito.
Ne parla Gianfranco Schiavone, giurista e vicepresidente di Asgi.